Un altro passo nel cuore del SIC (Sito di Importanza Comunitaria) di Castiglione delle Stiviere: questa volta insieme alla classe 1^C del Liceo Artistico Alessandro Dal Prato. Un percorso ormai ben rodato, ma ogni volta nuovo agli occhi di chi sa osservare.
Dopo l’incontro presso il Parco Desenzani, la comitiva ha raggiunto il Monte Merlo, punto d’inizio della passeggiata naturalistica. E subito la natura si è mostrata in tutta la sua generosità: ben cinque specie di orchidee in fiore (Orchidea piramidale, Tridentata, Serapide, Cimiciattola e la rarissima Bertoloni) hanno accolto i partecipanti, regalando scorci botanici da manuale.
Il cammino è proseguito fino a Valle, scandito da fermate divulgative e momenti di contemplazione. La sosta sul pontile ha lasciato il posto a un’esperienza “multisensoriale” nel bosco, dove il silenzio e l’attenzione hanno permesso perfino di avvicinare inconsapevolmente un biacco sonnecchiante, che si è dileguato solo all’ultimo.
Un altro momento memorabile è stato l’incontro ravvicinato con un Chrysotoxum arcuatum, un raro sirfide che si è posato sulle mani di Cristiano, uno dei volontari. Questo insetto, spesso confuso con una vespa per il suo aspetto, è in realtà innocuo e svolge un ruolo importante nell’impollinazione. Un dettaglio che ha suscitato grande curiosità e nuove domande da parte degli studenti.
Al termine dell’escursione, gli applausi spontanei ricevuti dagli studenti sono stati restituiti con gratitudine dai volontari, colpiti dalla partecipazione attenta e rispettosa di tutta la classe. Un ringraziamento particolare è andato anche agli insegnanti che hanno reso possibile l’iniziativa.
Educare alla bellezza, assistere all’abbandono
Purtroppo, la giornata si è chiusa con una nota dolente. Al momento di attraversare la Statale per Desenzano, nei pressi della piazzola di sosta, ci siamo trovati davanti a un esempio lampante di cattiva gestione del territorio: lo sfalcio dei rovi è stato effettuato senza alcuna rimozione preliminare dei rifiuti presenti, finendo per triturare e mescolare vegetazione e spazzatura.
Un gesto che annulla ogni sforzo educativo e ogni esperienza di sensibilizzazione vissuta nei momenti precedenti. Le immagini parlano da sole e ci ricordano quanto lavoro ci sia ancora da fare per un vero rispetto dell’ambiente.